Generi alimentari a lunga conservazione (pasta, riso, legumi, latte, salsa di pomodoro, zucchero, orzo, tonno, biscotti ecc) prodotti per l’infanzia, per l’igiene personale, della casa e molto altro: ammonta a circa 2500 kg il raccolto della XIV edizione dell’iniziativa ‘Un sacco di Solidarietà’ che ieri a Potenza ha visto il protagonismo della Parrocchia di San Giovanni Bosco e del Rione Verderuolo. Una giornata all’insegna della generosità e del dono ma anche della riflessione sul senso di essere prossimi attraverso azioni di volontariato e di carità.
Nel ringraziare tutti i volontari e nell’augurarne un buon servizio Mons. Davide Carbonaro, arcivescovo metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo ha sottolineato l’importanza dell’aiuto: “La carità nasce dall’incontro con Gesù di Nazareth, la comunità cristiana – dunque – fa carità guardando a Gesù che avvicinò molte persone e comunicò la carità del Padre. L’amore non è ideale, l’amore è sporcarsi le mani. E’ necessario conservare il bene, il buono e la gratitudine che il Signore ha consegnato alla nostra società. Non è il di più che diamo ma è quello che abbiamo già e che condividiamo con gli altri: la Fede cristiana e il dono della carità vanno per moltiplicazione e per dono”. Rinnovando una maggiore attenzione a non sprecare cibo Mons. Carbonaro ha ribadito la necessità di “saper razionare per superare la cattiva abitudine dello spreco trasmettendo la capacità educativa ed accompagnatrice di chi dona e di chi riceve”.
“Ogni contributo, grande o piccolo, è stato fondamentale per il successo dell’iniziativa. Ogni donazione riempirà i cuori e le case di molte persone in difficoltà. Ringrazio tutti, in particolar modo i docenti e gli studenti del Liceo Scientifico statale ‘Galileo Galilei’ per la generosa donazione e i tanti giovani: partecipare a progetti di volontariato crea legami e connessioni con altre persone, contribuire al benessere del prossimo per dare un senso ed un significato alla vita”, ha detto il direttore della Caritas diocesana di Potenza Marina Buoncristiano.