L’Italia del 2025 conferma un trend negativo ed è sempre più un Paese economicamente e socialmente fragile. Si tratta di una povertà spesso silente, ma che esplode nei numeri. Che non urla, ma che vive ogni giorno nelle file ai centri Caritas, nei silenzi di chi non ha più neppure un tetto sulle spalle, degli ambulatori deserti perché molti hanno rinunciato a curarsi. Una povertà che non è solo mancanza di denaro, ma frattura evidente di diritti minati alla radice: casa, salute, istruzione, lavoro. L’Italia, nel 2025, è un Paese che non può più permettersi di ignorare la propria emergenza sociale.
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