Baragiano Scalo, taglio del nastro per il Centro di aggregazione giovanile “Uno, monta la luna!”

Nella serata di ieri, con la benedizione ed il taglio del nastro, ha aperto i battenti il nuovo Centro di Aggregazione Giovanile “Uno, monta la luna!”, promosso dalla Caritas diocesana di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo e realizzato grazie al Fondo CEI 8xMille di Caritas Italiana e fondi diocesani presso l’ex casa canonica del Centro Pastorale di Baragiano Scalo. Un’inaugurazione che rappresenta molto più di un evento locale: è un segnale forte e concreto di speranza e rigenerazione per le aree interne, spesso segnate da spopolamento e solitudini. Con questo nuovo spazio si restituisce centralità e dignità ad un territorio che vuole restare vivo, abitato e coeso. Il Centro nasce come luogo di aggregazione, cultura, educazione e inclusione, rivolto in particolare ai minori e ai giovani del territorio, ma ovviamente aperto anche alle famiglie e all’intera comunità. Attraverso servizi come il doposcuola, laboratori educativi, attività ludiche, tornei e momenti di confronto e convivialità, “Uno, monta la luna!” si propone di contrastare l’isolamento sociale, la povertà educativa e di favorire legami autentici tra le persone.

“Questo spazio è frutto del desiderio di offrire ai giovani un luogo nel quale ritrovarsi e dove condividere sogni ma anche difficoltà, per rispondere ai problemi delle povertà educative con la centralità delle famiglie. Questa opera pastorale permette, dopo circa 7 anni, di restituire dei locali alla collettività. Questi fondi sono stati una carezza perciò invito a sostenere l’8xMille”, afferma don Josè precisando che ogni anno proprio grazie all’8xMille il Centro di ascolto parrocchiale può sostenere le famiglie in difficoltà e a rischio esclusione sociale.

Per Mons. Davide Carbonaro Arcivescovo Metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo nasce “un luogo di aggregazione, di amicizia, di condivisione e di vita. E’ giusto che l’educazione all’interno della comunità cristiana trovi la sua specificità nell’annuncio della Fede ma anche nella dimensione umana, pertanto questo luogo aggregativo è un segno importantissimo in particolare per le aree interne. Oggi siamo 200 gocce di acqua pura per dissetare questa nostra piccola comunità”, ha ribadito Mons. Carbonaro rivolgendosi ai tanti fedeli presenti.

“Come Caritas Diocesana crediamo profondamente che essere comunità significhi prendersi cura gli uni degli altri, camminare insieme, creare luoghi dove ciascuno possa sentirsi accolto, riconosciuto, valorizzato. Questo centro è un presidio educativo e sociale, ma soprattutto un seme di futuro. Un punto di riferimento per i giovani e per le famiglie, una porta aperta al dialogo tra scuola, istituzioni e realtà locali. Un luogo di prossimità, partecipazione e speranza abilmente alimentata con la forza della fede e la capacità dell’ascolto da don Josè, che ringrazio per l’impegno profuso e le energie spese in questa progettualità”, ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana Marina Buoncristiano esprimendo piena gratitudine all’Amministrazione comunale di Baragiano, al corpo docenti dell’ I.C Carlucci, alla dirigente Ussm Caterina Ferrone, al Centro di ascolto Caritas parrocchiale e a tutto l’instancabile gruppo di volontari del Centro di aggregazione giovanile.

Lascia un commento